Caccia e Pesca

CACCIA

Una passione più che uno sport, la caccia conta in Liguria oltre quindicimila iscritti che, all'apertura della stagione venatoria, si riversano nei sette ambiti territoriali e nei due comprensori alpini presenti in Liguria.

La scarsità di pianure e la particolarità dei boschi liguri creano le condizioni ideali per una massiccia diffusione di cinghiali. È questo il motivo per cui in Liguria le battute di caccia al cinghiale sono le più frequentate, sebbene anche la caccia alla migratoria sia molto praticata.


Calendario venatorio regionale 2019/2020

L’apertura generale della caccia nel territorio ligure quest’anno avrà inizio domenica 15 settembre 2019. Fatta eccezione per alcune specie, per le quali la caccia terminerà prima e per altre per le quali verrà prolungata fino al 10 febbraio 2019, la caccia per la maggior parte delle specie terminerà come di consueto il 31 gennaio. Il periodo di caccia in forma collettiva al cinghiale, è stato posticipato rispetto allo scorso anno alla data del 6 ottobre fino al 6 gennaio 2020. Il calendario venatorio regolamenta la caccia su tutto il territorio regionale nelle zone dove tale attività è consentita; indica le specie di fauna selvatica che possono essere prelevate, i periodi consentiti, il carniere massimo giornaliero e stagionale relativo alle varie specie; la caccia collettiva al cinghiale e la caccia di selezione agli ungulati – capriolo, daino, camoscio e cinghiale.


Le chiusure previste sono: il 31 ottobre per quaglia e tortora; il 30 novembre lepre, starna, pernice rossa; 31 dicembre per il merlo e allodola; 20 gennaio per la beccaccia; 31 gennaio per il fagiano, anatidi, rallidi e tordo bottaccio, sassello e cesena, per i turdidi nel mese di gennaio il prelievo avviene in forma ridotta; il 10 febbraio per il colombaccio, gazza, ghiandaia, cornacchia nera e grigia. Due giornate aggiuntive da appostamento sono previste, a ottobre e novembre, per le specie colombaccio, merlo, cesena, tordo bottaccio e una giornata per il sassello.

PESCA

Pesca professionale

L'esercizio della pesca professionale nelle acque interne della Liguria è consentito a chi è in possesso della licenza di tipo A, che consente l'esercizio della pesca professionale quale esclusiva o prevalente attività lavorativa, con tutti gli attrezzi consentiti riportati nell'allegato A della legge regionale n. 8/2014, esclusivamente nei tratti previsti dalle carte ittiche e dai regolamenti provinciali. Il rilascio della licenza di tipo A è subordinato alla frequenza di corsi di qualificazione organizzati dalle Province e al superamento di un esame di abilitazione.

Pesca dilettantistica

La pesca dilettantistica può essere esercitata da chiunque sia in possesso delle ricevute di versamento della tassa e sovrattassa di concessione regionale sui seguenti conti correnti postali:

  • Residenti provincia di Genova: n° 11491164
  • Residenti provincia di Imperia: n° 12290177
  • Residenti provincia di La Spezia: n° 12289195
  • Residenti provincia di Savona: n° 12290169

intestati a “Regione Liguria, tasse e soprattasse licenze pesca”.

Sul bollettino devono essere riportati in modo leggibile e indelebile:

- i dati anagrafici del titolare (comprensivi di luogo e data di nascita),

- la residenza del titolare (indirizzo completo),

- la causale: “licenza pesca dilettantistica di tipo …”

- la Provincia di residenza,

- l’anno di riferimento – per il permesso temporaneo tipo E le date di effettivo utilizzo,

- l’eventuale associazione pesca sportiva di appartenenza.

I fac-simili dei bollettini sono disponibili presso la Regione – compresi gli uffici periferici provinciali – e le Associazioni di pesca sportiva.

Sono previsti quattro tipi di titoli abilitativi dilettantistici:

  • Tipo B: durata annuale e costo € 45,45 (€ 22,72 per gli ultra-sessantacinquenni);
  • Tipo C: durata annuale e costo € 26,34 (€ 13,17 per gli ultra-sessantacinquenni);
  • Tipo D: (per stranieri): durata trimestrale e costo € 17,04;
  • Tipo E: permesso temporaneo.

Per l’esercizio della pesca il titolare dei titoli abilitativi di tipo B, C e D dovrà risultare munito di:

- bollettino di versamento,

- documento di identità da esibire ad eventuali richieste degli agenti

- tesserino segna catture.

Il permesso temporaneo di pesca di tipo E può essere emesso alle seguenti condizioni:

  • all'interno delle riserve turistiche esistenti;
  • nelle acque libere esclusivamente in occasione di manifestazioni organizzate e esclusivamente per i permessi valevoli per 1 giorno e per 3 giorni

Per il suo conseguimento occorre:

  1. effettuare il versamento della tassa regionale sul conto corrente postale relativo alla provincia in cui si svolge l’attività di pesca e con le stesse modalità degli altri titoli abilitativi;
  2. in alternativa, acquistare appositi permessi temporanei presso gli Enti locali e le Associazioni di Pesca sportiva.

L’importo da versare dipende dalla durata del permesso temporaneo:

- valevole per una giornata e del costo di 5,00 €: permesso 1 G

- valevole per tre giorni e del costo di 8,00 €: permesso 3GG

- valevole per una settimana e del costo di 13,00 €: permesso 1S

Con il permesso temporaneo: non occorre munirsi del tesserino regionale segna catture, è necessario portare con sé un documento di identità, occorre ricordarsi di segnare sul bollettino di versamento le date di effettivo utilizzo.

I minori di 16 anni e i portatori di grave handicap, di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) sono esentati dal pagamento del titolo abilitativo di pesca dilettantistica.

In occasione di manifestazioni di pesca per scuole o disabili o per finalità di beneficenza, organizzate da Associazioni o da Enti pubblici, è previsto il pagamento di una quota forfettaria di euro 10,00 tramite versamento sul c/c postale della provincia in cui si realizza l’evento, valido per la durata della manifestazione.