Monumenti

Per la sua posizione strategica e per la sua storia, il territorio della Valle della Giara è ricco di monumenti e opere d'arte importanti, create in epoche differenti. Di grande interesse sono le Parrocchiali di Rezzo, Cenova e Lavina, il Santuario di Nostra Signora Bambina a Rezzo, il Santuario della Madonna della Neve a Lavina, il Castello dei Marchesi di Clavesana e il "Museo a cielo aperto" dei lapicidi di Cenova.

Le cappelle presenti, più di venti, sono la dimostrazione di quanto la fede dei parrocchiani fosse profonda. Molte circondavano come sentinelle i paesi, altre erano costruite lungo le mulattiere che portavano ai pascoli, al fiume o nei boschi. Spesso avevano un porticato per dare rifugio ai viandanti o ai contadini che potevano così ripararsi dalle intemperie o trovare rifugio per la notte.

REZZO

ORATORIO DELL'OSPEDALE

Era annesso appunto all' "Hospitium pauperum" (ospedale dei poveri), entita' caritatevole emersa nel medioevo che aveva come come fine quello di prendersi cura dei poveri malati. La cappella gode infatti di una duplice intitolazione: alla Santa Croce e a Santa Maria Maddalena.

Gli affreschi, attribuibili a Guido da Ranzo, decorano le pareti della piccola cappella e colpiscono il visitatore per i loro colori vivaci conservati nel tempo.


CAPPELLA DI SANTA MARGHERITA

Comunemente nota come "cappelletta", è situata alle porte dell'abitato ed è sicuramente antecedente al 1585. Oggi è conosciuta come "La Madonna delle Grazie" e al suo interno è possibile vedere un quadro ad olio raffigurante la Madonna.

CAPPELLA DELLA SANTA CROCE

Più conosciuta come "crocetta" è un piccolo oratorio situato poco fuori l'abitato. La sua costruzione risulta anteriore al 1575. In passato, il giorno del Venerdì Santo i fedeli si recavano alla cappella in adorazione del Signore Morto. Oggi intorno ad essa è stata realizzata un'area pic-nic, dalla quale si può godere un piacevole panorama sulla "Verde valle della Giara"

CAPPELLA DI SAN BERDARDO

Presenta una caratteristica non comune: e' intitolata a entrambi i San Bernardo, quello d'Aosta visibile nella lunetta a destra dell'altare, che incatena il diavolo e a San Bernardo di Chiaravalle affrescato sopra l'altare . Anche qui gli affreschi sono opere del famoso pittore locale Guido da Ranzo che forse ha anche terminato il lavoro di altri maestri antecedenti.

Un tempo proprio dalla parrocchiale alla cappella si svolgeva una processione con la partecipazione della confraternita detta dei "Bianchi" che si snodava lungo la strada antica oggi via Cavour. Durante la celebrazione si chiedeva l'intercessione dei viandanti dei quali San Bernardo e' protettore. Recentemente sono stati restaurati gli affreschi,sotto il portico antecedente , che il tempo aveva deteriorato.

CAPPELLA DI SAN GIUSEPPE

O "Del presepe" fu costruita all'inizio del XVII. Un documento del 1611 attesta che fu costruita dagli uomini delle case soprane per loro comodità. Questo la dice lunga come all'epoca il paese, molto popolato, fosse ben distinto in borghi ognuno dei quali si gestiva in autonomia. Dopo il 1742 fu coperta dal porticato. All'interno vi e' una grande tela rappresentante il presepe. La tela probabilmente nasconde altre immagini in quanto, un vescovo all'inizio del 1600, aveva sollecitato perché fosse migliorata l'immagine, e pare che questa opera di miglioramento sia stata fatta da artisti anonimi di scuola genovese.

CAPPELLA DI SAN MAURO

È situata nei pressi dell'antico castello. In passato il 15 gennaio avveniva una processione per chiedere al Santo la santificazione del difficoltoso lavoro quotidiano, oggi,quel giorno, vi si celebra la Messa a lume di candela.

CAPPELLA DI SAN MICHELE

Si trova lungo la strada che porta al cimitero ed è dedicata all'arcangelo guerriero in continua lotta contro il diavolo. È uno degli oratori più antichi della Valle della Giara in quanto già presente nel 1493.

CENOVA

CAPPELLA DI SAN SEBASTIANO

Il visitatore che si reca a Cenova, viene accolto da questa cappella edificata poco prima del centro abitato. Presenta una bella volta a crociera di tipo quattrocentesco che copre il presbiterio, sulla cui parete di fondo si staglia un pregevole affresco del primo Cinquecento.

ORATORIO DEI SANTI GIOVANNI BATTISTA ED EVANGELISTA

A differenza della maggior parte degli oratori, questo si trova in una zona distante dalla parrocchiale, nella parte a monte del cento abitato. È stato edificato tra il 1500 e il 1600 e presenta una singolarità architettonica che ne fa un gioiello del tempo: il tiburio ottagonale sovrasta l'altare e un affresco del 1585 decora la facciata. Oggi, purtroppo, gli eventi alluvionali del dicembre 2019, hanno distrutto i muri laterali dell'oratorio ma una sinergia di intenti e la solidarietà ne stanno permettendo la ricostruzione.

CAPPELLA DI SAN BARTOLOMEO

Lungo la Via del Sale, che da Cenova si inerpica fino al crinale, poco distante dal paese, si trova la cappella di San Bartolomeo. Questa è rappresentata come punto di riferimento di confine sulle carte sei-settecentesche dei possedimenti sabaudi.

CAPPELLA DI SAN BERNARDO

Anche questa cappella è situata lungo l'antica Via del sale, presenta un ampio portico che fungeva da rifugio per i viandanti. Oggi è stata allestita un'area pic-nic nel prato vicino, luogo ideale per riposarsi dopo la passeggiata lungo il sentiero che dal paese si snoda fino al crinale.

CAPPELLA DI SAN BENEDETTO

Fra le cappelle, merita una citazione speciale quella di San Benedetto, chiamata però dagli abitanti di Cenova " a Madonna" in quanto è meta il 15 d'agosto della processione della Madonna Assunta.

È una cappella cimiteriale risalente al tardo Quattrocento al cui interno spicca una bella figura femminile scolpita in pietra nera, reggente la vasca dell'acqua santiera, opera evidente dei lapicidi locali.

CAPPELLA DI SANTA LUCIA

Un particolare significato per gli abitanti di Cenova ha la cappella di Santa Lucia del Colletto, in quanto è stata edificata intorno ad una sorgente la cui acqua ha assunto, nella memoria popolare, una qualità taumaturgica per gli occhi.

LAVINA

CHIESA PARROCCHIALE DI SANT'ANTONIO.

La chiesa presenta un impianto risalente, con tutta probabilità, al 1300 quando fu edificato il nuovo borgo vicino al fiume in seguito alla distruzione del vecchio villaggio situato molto più a monte causa di una slavina. L'edificio fu ampliato successivamente per l'aumento della popolazione ed alle necessità di culto. Gio Antonio Ricca Senior, noto architetto, originario di Lavina progetta la chiesa e di fatto, come lascia scritto nel suo testamento del 5 giugno del 1725 ne finanzia i lavori e indica come maestranze i Marvaldi di Borgomaro. In seguito alle controversie con gli abitanti di Lavina, i Marvaldi lasceranno incompiuta l'opera che sarà terminata da Carlo Giuseppe Aicardi di Oneglia. Nel 1764 verrà innalzato il campanile che dovrà essere poi ricostruito in seguito al danni causati dai terremoti del fine 1800.

Al suo interno custodisce una pregevole statua lignea della Vergine e una pala d'altare detta "del Carmine".

CAPPELLA DI SAN PANTALEO

Passeggiando nel centro abitato si trova la piccola cappella di San Pantaleo che conserva un pregevole trittico ligneo del secondo Cinquecento.

CAPPELLA DI SAN COLOMBANO

Tra gli uliveti situati lungo i pendii dalla parte opposta dell'abitato di Lavina sorge l'oratorio benedettino di San Colombano,monaco irlandese fondatore di un monastero durante l'occupazione longobarda.

LA "MADDALENA "

La chiesa della Maddalena si trova ai margini dell'area già individuata come quella in cui doveva essere situato un primitivo insediamento, che aveva anche un certo carattere difensivo come testimoniano i resti di un antico castello.

Un luogo carico di mistero. La tradizione locale colloca lì un cimitero, questo ha favorito l'opinione che la chiesa facesse parte di un centro abitato.